Ci sono weekend che non ti aspetti.
Perché non è detto che tre giorni in montagna tu, Lui, la Gnoma e i suoceri
siano facili e/o piacevoli. Non è detto, ma invece. Invece si sono rivelati tre
giorni rilassanti, affettuosi, semplici, divertenti. Tre giorni di respiro in
un periodo che è tutto un fiatone. Tre giorni di neve e sole e cielo e cime,
tre giorni di piscina mentre fuori imperversa il gelo, tre giorni di ottimo
cibo e mercatini di Natale, di Gnoma in forma, di riposo e di chiacchiere. Tre giorni di vacanza
insomma, anzi, tre giorni di famiglia.
Nel seno più sereno del termine. Perché la famiglia, a volte, in occasioni
fortunate e fortuite ma anche cercate con ostinazione e costruite con volontà, si trasforma in un ponte
che ti permette di attraversare meglio periodi agitati. In un porto dove tirare
il fiato quando il mare è grosso o semplicemente non sai cosa ti aspetta fuori.
A volte la famiglia si trasforma da quello da cui vieni in quello in cui sei. E
in cui in qualche modo, con le dovute differenze ma con la stessa serenità,
vorresti arrivare. Perché le persone possono essere diversissime, ma quello che
conta, quello che rimane dentro al cuore, è il sapore, il calore, l’accoglienza,
l’atmosfera, il profumo di casa.
con una piscina riscaldata riuscirei anche io a passare 3 giorni con i suoceri!!
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