Vacanze natalizie

E così, sono iniziate anche queste vacanze di Natale.

All'insegna di tosse e raffreddore e di kili che non dovrei prendere e invece mi fioriscono addosso come se niente fosse, di antibiotico gnomico che ci costringe non solo a puntare la sveglia nonostante le ferie, ma anche ad anticiparla. All'insegna anche di pranzi e cene con amici, di pacchetti che si moltiplicano sotto l'Albero, di regali fatti a mano dalla Gnoma e di dipinti a tempera che sono la nuova passione di casa. All'insegna di situazioni lavorative tese ma così tese che il fatto che sia Natale non le sfiora minimamente, e all'insegna di una meravigliosa ecografia morfologica che ci ha svelato le grazie di MicroGnoma, e un viso a tratti identico a quello della sorella grande. All'insegna di stanchezza spropositata e voglia di casa, di calore, di noi. Voglia di tempi lenti, di cucina, di giochi e persino di un po' di noia.

Sono iniziate anche queste vacanze natalizie, e noi ci prepariamo a viverle con molta dedizione, iniziando anche a stilare una lista nuova fiammante di buoni propositi per il 2013. Che visto che i Maya avevano torto e che l'anno prossimo si prospetta bello intenso, tanto vale concentrarsi e trarne il meglio, no?!?

I'm dreaming of a White Christmas... or a White Friday!

Che è venerdì e già di per sé questo aiuta. Che è il venerdì della festa di Natale alla materna della Gnoma, e sono emozionata come se la canzone della renna col nasone rosso che non si spegne mai la dovessi cantare io. Ma poi arriva la ciliegina sulla torta: ti svegli di notte - millemila volte in realta, thanks to Panza che, giunti quasi alla 19esima settimana, è diventata Panzona e mi costringe a tour frequentissimissimi alla toilette - e in bagno vedi filtrare un sacco di luce. E capisci, anche se sei romana, perché a Milano ci vivi ormai da più di dieci anni. Capisci che la mattina dopo potrai regalare una bellissima sorpresa alla Gnoma.
E quando suona la sveglia, corri a tirar su la tapparella, la chiami e lei si illumina come l'Albero di Natale di Rockfeller Center. "Uauuuuuuuu"!!!!! Due occhi enormi a guardar fuori, il bianco candido e perfetto, i fiocconi che scendono, il silenzio, la luce. La vedi da dietro, questa Gnometta in pigiama, che si ciuccia il pollice e si attorciglia i capelli e non riesce a staccarsi dalla finestra. E sei felice come quasi fosse davvero un regalo che vi siete fatti e non un semplice fenomeno metereologico. Perché anche se tu ormai vai avanti a creme antirughe e olio di mandorla antismagliature, anche se non hai l'età e dovresti pensare al traffico e al freddo... Anche tu sei stupita, felice, incantata, contenta, grata.
Cosa c'è di meglio di una nevicata il giorno della recita di Natale? In un venerdì di dicembre?
Buon weekend!

Like a bridge over troubled water...

Ci sono weekend che non ti aspetti.
Perché non è detto che tre giorni in montagna tu, Lui, la Gnoma e i suoceri siano facili e/o piacevoli. Non è detto, ma invece. Invece si sono rivelati tre giorni rilassanti, affettuosi, semplici, divertenti. Tre giorni di respiro in un periodo che è tutto un fiatone. Tre giorni di neve e sole e cielo e cime, tre giorni di piscina mentre fuori imperversa il gelo, tre giorni di ottimo cibo e mercatini di Natale, di Gnoma in forma, di riposo e di chiacchiere. Tre giorni di vacanza insomma, anzi, tre giorni di famiglia.
Nel seno più sereno del termine. Perché la famiglia, a volte, in occasioni fortunate e fortuite ma anche cercate con ostinazione e costruite con volontà, si trasforma in un ponte che ti permette di attraversare meglio periodi agitati. In un porto dove tirare il fiato quando il mare è grosso o semplicemente non sai cosa ti aspetta fuori. A volte la famiglia si trasforma da quello da cui vieni in quello in cui sei. E in cui in qualche modo, con le dovute differenze ma con la stessa serenità, vorresti arrivare. Perché le persone possono essere diversissime, ma quello che conta, quello che rimane dentro al cuore, è il sapore, il calore, l’accoglienza, l’atmosfera, il profumo di casa.

A view

Mercatino di Natale

Piscina. Riscaldata. Goduria.

Beauty mother & daughter!

Back home

It's Christmas Time

Non ho mai fatto mistero della mia passione per il Natale. Diciamo che ho un debole per le feste in generale, nessuna esclusa – ma il Natale ha qualcosa in più. Quella magia, quel calore, quei preparativi lunghi, quel senso di sorpresa e stupore. Quel profumo di casa, di bimbi, di emozione.
E così mi ritrovo quest’anno a scoprire il Natale ai tempi della scuola materna. Roba di mercatini, di muffin preparati di corsa di sera pur di portare qualcosa, di canzoni su renne con il nasone sempre rosso che verranno (in teoria) cantate da Gnoma e classe nella sua prima “recita”, roba di cene di classe, e di letterine di Babbo Natale che iniziano a risentire di influssi di compagni, amici, pubblicità varie.
E così mi ritrovo a chiedermi perché ci sono così poche luminarie, così poca atmosfera in giro. Forse è la crisi. Forse devo aspettare settimana prossima. Ma io imperterrita ho già fatto l’Albero, canticchiando “tu scendi dalle stelle” con la Gnoma, mentre santo C. portava su e giù dalla cantina addobbi e ciarpame vario.
E così mi ritrovo a pensare alle vacanze, fantasticando ad occhi aperti. Mi ritrovo ad emozionarmi solo all’idea di trovare il regalo giusto da mettere sotto l’albero, all’immagine della Gnoma il 25 mattina che correrà a vedere cosa trova.
E mi ritrovo come sempre pronta a fare di tutto perché la Gnoma possa imparare e godere di quella magia speciale che si crea quando gli adulti si coalizzano per sostenere un sogno, quando l’obiettivo comune è un sorriso e uno stupore, quando l’unica cosa che davvero conta è lo sguardo di una bimba, il suo cuore pulito, la sua fiducia serena. Quando succede qualcosa di così bello, che la cosa che ti auguri di più è che non sia limitata ad una data sul calendario. Per nessuno.

Il nostro Albero di Natale

Muffin pro Mercatino. So proud!