Cappuccio e Cornetto

Cappuccio e Cornetto

5/31/2012

Botta di... fortuna, ovvero lo spannolinamento della Gnoma.

Ebbene si, da sabato scorso la Gnoma è pannolino-free. Ancora non mi capacito, ma è così - e non sto a dirvi la gioia nel sostituire la scorta di pannolini nella borsa del passeggino con 5 o 6 cambi completi, e il sollievo di non dover scrivere "pannolini" sulla lista della spesa.
Come ho fatto? Ho avuto una botta di... fortuna, diciamo. Non è merito mio, sia ben chiaro: è tutto merito della Gnoma, onore alla sua bravura. Sabato pomeriggio, dopo la pennica e dopo averlo annunciato varie volte, abbiamo tolto il pannolino specificando che non lo avremmo più rimesso, se non per dormire. Poi ci siamo armati di traversine (*) per salvare seggiolino auto ecc, e siamo andati a casa di amici, con un prato. La Gnoma è stata bravissima, sia perché non si è mai bagnata, sia perché ha sopportato le mie continue, assillanti, sfinenti, monotone, ripetitive richieste di "tiscappalapipiiiii?". Talmente tanto che alla fine quando le chiedevo "Amore la pipì?" lei rispondeva "Bene!", un po' come quando la vecchia zia sorda ti chiede a Natale come va la vita. Domenica ce la siamo cavati con solo due cambi, per il resto tutto "waterino" ma sempre su mia gentile richiesta.
Lunedì è andata al nido: due cambi "leggeri", e un cambio "pesante". Che magari poi se non le davano tre volte le lenticchie a pranzo il cambio "pesante" se lo evitavano pure, le maestre. Ma tant'è: evidentemente scocciata dagli inconvenienti, quasi per magia, da lunedì pomeriggio lei avvisa sempre, prima. Non che tu abbia il tempo di contare fino a 10, fare una piroetta o cercare un fazzoletto: PIPI' vuol dire abbassa i pantaloni al volo e cerca un angolo mediamente riparato nel giro di massimo cinque passi. Però è bravissima, e a me fa una tenerezza infinita perché ogni passaggio della sua crescita mi stringe e allarga il cuore allo stesso tempo.
Ci saranno sicuramente altri incidenti - ah, se ce ne saranno - anzi probabilmente per la legge di Murphy dopo questo post trionfante ne subirò una serie, però sono soddisfatta. E dopo aver letto tutte le varie teorie che circolano on line sullo spannolinamento, ecco le mie verità:

- come praticamente tutto quel che riguarda i Nani, ogni bimbo è una storia a sé e non esistono statistiche o medie che valgano
- l'unica legge che sento di condividere è che quando si toglie, non si torna indietro. Perciò meglio aspettare un mese in più, che doverglielo rimettere fornendogli un'arma senza pari
- io le ho preso sia riduttore che vasino, per far scegliere a lei quello con cui si trova meglio
- se va all'asilo, le maestre saranno ottime alleate per capire se è il momento oppure no
- state serene, perché il non sacramentare ai cambi e alle pulizie è credo l'unico modo per far vivere ai bimbi il passaggio senza inutili paranoie. Che avranno tempo per farsele venire.
- state doppiamente serene, perché non ho mai visto adolescenti con pannolino. Prima o poi lo toglieranno, probabilmente più prima che poi
- armatevi di macchine fotografiche, perché le loro facce trionfanti per aver imparato a gestire il momento bagno sono di una bellezza inenarrabile.
- e armatevi di pazienza, e di libri, e abbellite il bagno. Passerete in quella stanza più tempo di quello che immaginate.




(*) traversine = piccoli rettangoli di tessuto assorbente. Ne esistono in commercio vari: avevo puntato dei teli assorbenti della Fissan ma non li ho trovati. Allora li ho presi in farmacia. Ve lo devo dire, si chiamano "Dignity", salvaletto. Immagino per anziani, e incontinenti. Ma li puoi chiamare così?!?! Avevo paura che si intravedesse il nome dal sacchetto mentre ero in metro. Dignity. Umiliante, altro che dignity!! Che poi il farmacista mi abbia gentilmente informato che lui li usa per la lettiera del suo gatto, in viaggio, questo è un altro discorso.

5/24/2012

Parchi & Sale, un weekend milanese

Dicevamo, prima di tutte le brutte notizie che sono arrivate.
Dicevamo che Milano, come ho già scritto qualche tempo fa, riserva delle sorprese, e anche parecchie. Non sono solo i cortili dei palazzi che aprono dei mondi di arte e raffinatezza, non sono solo le persone gentili che si nascondono sotto volti seri, non è solo la sobrietà che a volte si confonde per durezza. Sono anche i parchi, tanti per altro.
Questa volta siamo andati alla scoperta del Parco Solari. E ci è piaciuto, moltissimo. Ha tre zone giochi, adatte a fasce di età diverse ma tutte curate, invitanti, allegre. Ha anche una giostra, piccolina ma non temete, gli occhi di qualsiasi nano riusciranno ad individuarla a chilometri di distanza. La signora dei biglietti è un personaggio da film, e ha parcheggiato accanto alla giostra un camper extralusso. Non riesco a non pensarci, voi capite. La signora vende biglietti, li prende dalle mani di bimbi elettrizzati, schiaccia un pulsante e poi entra nel suo camper a bere un the, o a rifarsi il trucco. C'è gente che ha capito tutto dalla vita!
Nel Parco c'è anche una Piscina comunale storica, ma visto il tempo tendente al temporalesco non ci abbiamo neanche pensato, nonostante nel weekend facciano nuoto libero.

La Gnoma e l'Orso musicale

Il Trenino dei piccoli

Music Gnoma

Doccia? Telefono? Teletubbies?

Giostra Vintage

L'elefante. Tres chic!
La Nave dei grandi
L'altra faccia della medaglia di Milano però è una costante lotta a raffreddori, mal di gola, nasi popolati da creature mostruose, e tutti i simpatici sintomi di una città inquinata in mezzo ad una pianura inquinata in una nazione inquinata in un continente inquinato.
Se quindi il sabato ci siamo dedicati ai frizzi e lazzi del parco, domenica abbiamo deciso di provare l'haloterapia. Nome esotico che fa molto new age ma che in realtà si basa sulla banalissima esperienza di una giornata al mare: l'aria di mare fa bene, spurga, purifica, alleggerisce. E quindi hanno trovato il modo di nebulizzare l'aria salina, ci hanno messo quattro pareti intorno e hanno portato un po' di aria buona anche qui da noi. Siamo stati in questa struttura appena aperta, nuovissima, molto carina e curatissima. La stanza non è grande ma è piacevole, ha un sistema di luci che ti permette di scegliere la tonalità preferita, una tele che proietta a scelta documentari, film o cartoni, un pavimento di sale che fa impazzire i bimbi e secchielli, rastrelli e formine per rallegrare la mezz'ora che si trascorre dentro. Vi dico solo che al momento di uscire la  Gnoma si è messa a piangere perché voleva rimanere "ancola".
Eravamo un po' scettici ma l'effetto si sente, subito. Respiro pulito, e una sensazione bella, di salute, di leggerezza. Purtroppo leggerezza anche nel portafoglio perché non costa poco, anzi. Spero che abbasseranno le tariffe così il prossimo autunno potrò convertire l'esborso in fazzoletti e aspiranaso in una più piacevole mezz'oretta di relax al sapore di mare.
Detto questo, se anche ad un certo punto volesse arrivare la Primavera e uno potesse trascorrere qualche ora anche fuori dalla città noi ci sentiamo pronti, ecco.

Sale & Peperina

Relax

Intrattenimento



5/22/2012

La migliore ancora davanti al non senso

Che volevo scrivere di un weekend piacevole, di tempi accelerati, di pensieri, di progressi e di perplessità. Ma poi è arrivata Brindisi, e poi il terremoto. E allora non riuscivo a trovare il modo per uscire dal "senza parole", per dare un senso alla leggerezza, alle piccole cose. Che se anche sono un granellino di sabbia, mi piacerebbe essere un granellino rispettoso.
Quindi ho aspettato, defilata, che lo sconcerto entrasse a far parte del vissuto, fino a ricordarmi di quanto siano proprio la leggerezza e le piccole cose ad esser la migliore ancora davanti al non senso. Il giubbotto di salvataggio quando non capisci cosa succede e cosa succederà.
Quindi eccomi qui, pronta da domani a raccontare di parchi, di stanze di sale, di pannolini, di colleghe, di stagioni e di progetti. Di vita insomma.

5/18/2012

Il Cuore, secondo la Gnoma


Mamma, stai qui viscina a me.
Amore, mi devo preparare, non posso!

Dai, stai qui viscina a me.
Amore è tardi, ma la mamma è sempre vicina a te, anche quando non la vedi!
E peccché?
Perché il mio cuore è sempre vicino al tuo cuore.
Cos’è il chore?
Il cuore è qui dentro, ed è il posto dove ci sono tutte le cose belle.
Si?
Si. Tu vuoi bene alla mamma?
Si.
Ecco, quel bene è dentro il tuo cuore. Hai capito?
Si. Pausa di Riflessione, sorriso. Nel chore ci sono anche tutti i gelati!!!!!!!



5/15/2012

Trepidante attesa

Oggi va così, in trepidante attesa di qualche news ufficiale. Che anche se la materna non è l'università sarà comunque un bel cambiamento, e sono curiosa e pronta a immaginarmi la Gnoma in una classe di 25 bimbi, a fare lavoretti e imparare a stare in ambienti un po' meno protetti. Sono pronta.
Oh mio Dio.
Non sono pronta!!
Spero sia previsto un piano di inserimento anche per le mamme abituate ad asili nido super efficienti, super curati e super affettuosi.
Certo è che se le graduatorie le pubblicassero davvero sarebbe meglio. Che questa pagina che ti dice ma in realtà non ti dice mi agita e basta, e devo smettere di aggiornarla.
Ora mi vado a fare il caffè così mi distraggo.
Intanto dita incrociate per noi!


AGGIORNAMENTO - rimaniamo in trepidante attesa fino a venerdì, data in cui dicono dovrebbero uscire queste benedette graduatorie. Mi verranno i crampi, alle dita incrociate!

5/14/2012

Sfogo lavorativo.

Forse ho sbagliato lavoro. Diciamo che è un po' capitato per caso, subito dopo la laurea, uno stage come tanti.
Poi niente, sono passati nove anni. Nove eh, non bruscolini. Anni in cui sono cresciuta, cambiata, che mi hanno formata. Anni in cui sono andata a convivere, mi sono sposata, ho avuto una figlia. Nove anni, di cui quasi sette al fianco di un uomo eccezionale. Manager, direttore.. Non esiste job title che possa descriverlo. Colto, gentile, educato, professionale, competente. Corretto. Una roccia per tutti.
Poi in una notte di tarda estate lui è andato via, all'improvviso. Così, lasciando un vuoto cruento e doloroso, umano e lavorativo, incolmabile. E da allora niente è più stato lo stesso, nonostante tentativi, prove, rattoppi e riorganizzazioni. Così oggi mi ritrovo qui, con persone nuove che non hanno idea di come fosse "prima". Persone che fanno del gossip e dell'ambizione il loro motore. E io mi sento come un pesce fuor d'acqua. Oggi soprattutto, coinvolta in un qualcosa che non mi riguarda direttamente, a disagio come fossi in pigiama ad una serata di gala. Come se fossi un'intrusa. Confusa da messaggi altisonanti e fatti terra terra. Allettata da alternative che non ho. Stanca, soprattutto. Impaurita e preoccupata, e anche un po' arrabbiata.
Sarò capace di trovare il bello dei cambiamenti? O di perseguire un obiettivo nuovo e/o diverso? Quello che viene descritto come un talento sarà sufficiente a darmi un orizzonte lavorativo migliore? Sarò abbastanza lucida da non vittimizzarmi sempre e comunque? Avrò la capacità di tenere il punto e di dimostrare le mie competenze? Avrò abbastanza self-control per fregarmene di giovani arriviste accolte come geni e di signore agee che tirano incessantemente acqua ai propri mulini????


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nota di servizio
questo post rappresenta uno sfogo impetuoso e non filtrato. Dopo un caffè, due chiacchiere e qualche caramella è tutto molto più semplice e roseo. Mi sento bipolare, vedremo come va, per ora vi sorbirete l'alternanza tra la me insofferente e la me serena.
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5/06/2012

Post terapeutico della domenica sera

Ci sono giornate in cui il concetto di sliding doors si appropria della mia mente lasciando strascichi di domande, dubbi, pensieri. Tipo oggi. Che avevamo organizzato il pranzo con le mie Amiche che non vedevo da Natale, con anche i bimbi, che finalmente avevamo trovato la data giusta. Ma poi mi ero ricordata che era proprio la domenica in cui i miei venivano a Milano a vedere la casa dopo i lavori. Che poi i miei avevano cambiato programma. Che allora avevamo riconfermato il pranzetto, di cui avevo voglia ma così voglia che solo noi Bimbe possiamo saperlo. E il pranzo era oggi. Ma poi piove. Ma poi la Gnoma si prende il peggior virus gastrointestinale dei suoi dueanniemezzo. E allora ti fai il viaggio in macchina coi sacchetti vuoti e i sensi di colpa pronti a riempirli, stai lì un'ora e mezza con la testa in duecento punti diversi e la Gnoma spalmata addosso, poi riscappi con la piccoletta moscia e debole, tu stanca e insoddisfatta, e una voglia di quel pranzo ancora intatta e insoddisfatta.
Vabeh. Capita, per carità, e non è niente di che. Ma uno arriva a sera che sente il bisogno di sfogarsi, e di pensare a giornate belle, alla risata gnomica e alla sua chiacchiera ininterrotta che oggi mi è mancata, al profumo di vacanza e alla luce bella che solo un sole terso sa dare.
E allora per consolarmi.. ecco qualche foto della nostra vacanza romana. Con nostalgia e speranza, perchè il sole e il caldo già ci mancano, ma prima o poi dovranno pur arrivare no?!?

Gnoma ai Giochi, finalmente senza giacche!

Il mio negozio preferito. Un posto speciale.

Queste scritte, questa calligrafia: la mia infanzia







Nati Nudi. Già il nome mi piace...

.. ma si può resistere a questi bouquet di gonne in tulle?!?

#love



Prima del parrucchiere, mentre la Gnoma dormiva beata coi nonni e C. arrivava da me...
#piaceridellavita

Gianicolo

Gianicolo, lato B

Da Cecere. Come dire....

E niente. Così, come se niente fosse. Il mio Caravaggio preferito.
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