Scena: sabato
pomeriggio, rientrati dalle ferie. Sole, voglia di uscire, modalità vacanze/esplorazione/curiosità ancora attiva, bimbe in forma e allegre, pennica
fatta. La prospettiva delle solite due ore al solito parchetto rende me e C.
insofferenti e annoiati, e mentre usciamo lui ha un lampo di genio: andiamo in
Triennale! C’è la mostra Arts & Foods! Tralasciando i cinque minuti
impiegati a spiegare a MiniGnoma cos’è una mostra e in particolare che non è la
femmina del mostro, sale l’entusiasmo e l’allegria.
La Triennale di Milano, di per sé, è un posto speciale, per noi e per loro:
immersa nel parco, con il suo marmo e i suoi scaloni enormi, e con il suo bagno
per bambini in cui Gnoma può andare da sola e MiniGnoma addirittura prova
l’ebbrezza di togliere il pannolino.
La mostra, gratuita se in possesso dei biglietti di Expo, è articolata in tre sezioni, in ordine cronologico. Spiega e illustra l’evoluzione del rapporto con il cibo tramite quadri illustri e oggetti come posate, arredamenti, utensili. Tantissimi, bellissimi, spaziano dalle forchette alla carrozze alle cucine da campo. Ci sono anche delle sezioni solo per bambini, con ingresso ribassato per impedire l’accesso ai grandi: unico difetto convincere le Gnome ad uscirne. Alla fine c’è uno spazio a parte dedicato a Cucine & Ultracorpi, che tramite un tunnel da astronauti porta a sale con passaggi tematici dal ghiaccio al caldo e dagli odori ai rumori, molto di impatto sia per noi che per le pupe. Con tanto di cunicoli con video di cartoni a tema.
Capitolo a parte merita il giardino, con installazione gigante e la meravigliosa fontana I Bagni Misteriosi di De Chirico tirata a lucido, un invito senza età alla fantasia e all'immaginazione.
Ci siamo sentiti turisti affascinati a due passi da casa, ci siamo lasciati trasportare senza guardare l’orologio, ci siamo divertiti e ci siamo sentiti arricchiti.
Bello, consigliatissimo, una di quelle cose che ti fa sentire orgogliosa di farne parte, di vivere in questa città. Unica pecca, nel percorso, le proiezioni di film di vario genere e epoca, di cui alcuni molto violenti che hanno un po’ turbato la Gnoma - ma che sono stati velocemente dimenticati tra hamburger giganti e case di pane!
La mostra, gratuita se in possesso dei biglietti di Expo, è articolata in tre sezioni, in ordine cronologico. Spiega e illustra l’evoluzione del rapporto con il cibo tramite quadri illustri e oggetti come posate, arredamenti, utensili. Tantissimi, bellissimi, spaziano dalle forchette alla carrozze alle cucine da campo. Ci sono anche delle sezioni solo per bambini, con ingresso ribassato per impedire l’accesso ai grandi: unico difetto convincere le Gnome ad uscirne. Alla fine c’è uno spazio a parte dedicato a Cucine & Ultracorpi, che tramite un tunnel da astronauti porta a sale con passaggi tematici dal ghiaccio al caldo e dagli odori ai rumori, molto di impatto sia per noi che per le pupe. Con tanto di cunicoli con video di cartoni a tema.
Capitolo a parte merita il giardino, con installazione gigante e la meravigliosa fontana I Bagni Misteriosi di De Chirico tirata a lucido, un invito senza età alla fantasia e all'immaginazione.
Ci siamo sentiti turisti affascinati a due passi da casa, ci siamo lasciati trasportare senza guardare l’orologio, ci siamo divertiti e ci siamo sentiti arricchiti.
Bello, consigliatissimo, una di quelle cose che ti fa sentire orgogliosa di farne parte, di vivere in questa città. Unica pecca, nel percorso, le proiezioni di film di vario genere e epoca, di cui alcuni molto violenti che hanno un po’ turbato la Gnoma - ma che sono stati velocemente dimenticati tra hamburger giganti e case di pane!
I Bagni Misteriosi |
La Montagna di Cracker (aka il paradiso di Minignoma) |
Da notare il logo per terra! |
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