La lentezza è una sfida.
Una sfida contro i ritmi di una città come Milano, che fa della velocità il suo vanto, che si insinua subdola nel ritmo del camminare, nella corsa per non perdere la metro anche se quella successiva arriva dopo un minuto e mezzo.
E’ una sfida contro quei canoni non scritti della donna “moderna”: madre, in carriera, moglie, figlia, cuoca, veloce, impeccabile, e sorridente. Ah, anche magra ovviamente.
E’ una sfida contro il multitasking inserito geneticamente nella mente femminile, per cui appena rallenti crei lo spazio per far risalire a galla altre duecentottanta cose che avresti da fare.
E’ una sfida contro il senso del dovere che ti sussurra quanto potresti essere più brava, più presente, più precisa, più qualunque aggettivo volete aggiungere.
Ma la lentezza è anche un regalo.
Un regalo di quelli che non puoi rifiutare, nei primi mesi da mamma in cui quell’esserino leggero e urlante ti costringe a sederti, creare un ambiente tranquillo ed allattarlo. In cui per sopravvivere devi re-imparare a rilassarti quando puoi, dove puoi, appena puoi.
Un regalo per cui lotti, quando cerchi di ritagliare uno spazio per te e Lui dove te e Lui siete voi due e non voi tre, voi due e non mamma e papà, voi due e basta.
Un regalo che vuoi fare a lei, alla tua Gnoma, perché impari il valore dell’attesa e anche della noia. Perché si dia il tempo di scoprire cosa c’è dentro di lei e dentro chi è intorno a lei: cosa che succede solo nella calma, nel silenzio, nella pace di un ascolto vero.
Un regalo che vuoi fare a te, perché è l’unico modo che conosci per risistemare le priorità e rispettarle, per ricordarti chi sei, da dove vieni e soprattutto dove vuoi andare.
Un regalo che vuoi fare a Lui, perché possa assaporare la bellezza che il suo essere sé stesso ci regala.
Una sfida contro i ritmi di una città come Milano, che fa della velocità il suo vanto, che si insinua subdola nel ritmo del camminare, nella corsa per non perdere la metro anche se quella successiva arriva dopo un minuto e mezzo.
E’ una sfida contro quei canoni non scritti della donna “moderna”: madre, in carriera, moglie, figlia, cuoca, veloce, impeccabile, e sorridente. Ah, anche magra ovviamente.
E’ una sfida contro il multitasking inserito geneticamente nella mente femminile, per cui appena rallenti crei lo spazio per far risalire a galla altre duecentottanta cose che avresti da fare.
E’ una sfida contro il senso del dovere che ti sussurra quanto potresti essere più brava, più presente, più precisa, più qualunque aggettivo volete aggiungere.
Ma la lentezza è anche un regalo.
Un regalo di quelli che non puoi rifiutare, nei primi mesi da mamma in cui quell’esserino leggero e urlante ti costringe a sederti, creare un ambiente tranquillo ed allattarlo. In cui per sopravvivere devi re-imparare a rilassarti quando puoi, dove puoi, appena puoi.
Un regalo per cui lotti, quando cerchi di ritagliare uno spazio per te e Lui dove te e Lui siete voi due e non voi tre, voi due e non mamma e papà, voi due e basta.
Un regalo che vuoi fare a lei, alla tua Gnoma, perché impari il valore dell’attesa e anche della noia. Perché si dia il tempo di scoprire cosa c’è dentro di lei e dentro chi è intorno a lei: cosa che succede solo nella calma, nel silenzio, nella pace di un ascolto vero.
Un regalo che vuoi fare a te, perché è l’unico modo che conosci per risistemare le priorità e rispettarle, per ricordarti chi sei, da dove vieni e soprattutto dove vuoi andare.
Un regalo che vuoi fare a Lui, perché possa assaporare la bellezza che il suo essere sé stesso ci regala.
La lentezza dovrebbe essere inserita nella valigia per l’ospedale
di ogni futura mamma. Come bonus da utilizzare nei momenti di bisogno, come
promemoria, come via di fuga, come patrimonio da tramandare.
La lentezza è un piacere, che però puoi apprezzare solo quando ti permetti anche la velocità.
La lentezza fa parte di noi ed è bene ricordarsene e celebrarla – quindi thanks to Baby Planner Italia e il suo #mammeconlentezza: stasera io e la Gnoma siamo sole, e mi concederò il piacere di una serata tranquilla, una cena buona, un dolce speciale, un po’ di cartoni, una favola, qualche coccola e infinito amore. Assaporandone ogni sfumatura.
La lentezza è un piacere, che però puoi apprezzare solo quando ti permetti anche la velocità.
La lentezza fa parte di noi ed è bene ricordarsene e celebrarla – quindi thanks to Baby Planner Italia e il suo #mammeconlentezza: stasera io e la Gnoma siamo sole, e mi concederò il piacere di una serata tranquilla, una cena buona, un dolce speciale, un po’ di cartoni, una favola, qualche coccola e infinito amore. Assaporandone ogni sfumatura.
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