Cappuccio e Cornetto

Cappuccio e Cornetto

3/26/2012

Lavoro e lavori


La verità è che volendo avrei potuto trovare due minuti per scrivere qualcosa, ma i miei neuroni erano tutti concentrati e tesi per non perdere pezzi.
Da dove cominciare?
Dal lavoro, per esempio... Che se lavori da quasi nove anni nella stessa azienda, quando cambi ruolo e arriva un nuovo capo è sempre un momento strano. Perchè non hai l'adrenalina del nuovo lavoro, ma cambiano molte cose lo stesso. Cambiano gli equilibri, e i tuoi riferimenti. E cambia anche il modo in cui le persone si rapportano a te. Perchè il mondo è pieno di gente che utilizza come metro di misura per amicizia e sorrisi solo e unicamente la quantità di potere in ballo. Quanto può tornare utile. Tristissimo, devo dire, ma molto vero. Gente che parla male come sport e pensa che farlo tutti i giorni faccia bene. Gente che si crede furba e fa delle bassezze di una tale banalità che neanche ti ci arrabbi. E poi ci sei tu, che devi riprendere ritmi diversi, parlare linguaggi nuovi, entrare in nuovi mondi e farli combaciare con il tuo. Niente di gravissimo, per carità, anzi - come tutte le novità magari porta anche cose buone. Ma come tutte le novità, richiede tantissime energie.
A questo, uniamo la parte più impegnativa, un mutamento epocale nello spazio della vita familiare: dal lavoro ai lavori.
Dopo una serie di trattative condominiali durate due anni - e qui ci sarebbe da aprire un capitolo a parte sulla vita di condominio - siamo riusciti a prendere in affitto un locale vuoto accanto a casa nostra. Abbiamo fatto i lavori, ridipinto muri, comprato mobili e aperto un varco tra le due case: questo non vuol solo dire che stiamo più larghi e siamo più felici quando invitiamo qualcuno a cena. Vuol dire che la Gnoma ha la sua camera. A due anni e mezzo ha la sua bellissima, grande, coloratissima, emozionante cameretta. Quella che avevamo sempre voluto per lei, come l'avevamo sognata. Quella dove puoi immaginarti che cresca, che ci si possa rifugiare e divertire, che possa invitarci amici e dove possa tessere sogni e fantasie.
Mi ricordo ancora le mie camere di bimba - varie, visti i traslochi e la doppia versione da figlia di divorziati con camera a casa di mamma e camera a casa di papà. Non tutte mi assomigliavano fino in fondo, ma in tutte trovavo i miei angoli, le mie certezze, i miei punti di appoggio per riposare e per crescere. Ricordo ancora un sogno che facevo per addormentarmi, quasi adolescente, sotto le travi di legno nella cameretta a casa di mio papà. Una specie di pensiero beneaugurante. E il punto dove mettevo il mio triciclo giallo, nella camera a casa di mia mamma. E le scrivanie. E la luce che filtrava dalle finestre. E quel senso di sicurezza e amore e pace che solo una cameretta di bambino riesce a dare.
Ora che i lavori sono finiti, spero che questa casa possa essere il più a lungo possibile uno scenario adatto allo sbocciare della Gnoma, e alla gioia,all'allegria, all'ascolto e alla crescita di tutti e tre.
Accogliente, allegra, armoniosa. Con Amore. Tutto con la A.


E ora che i lavori sono finiti, ora che arriva la primavera e ci godiamo giornate lunghe e parchi assolati, spero di latitare un pò meno e avere più tempo per questa, di casa. Che sempre una forma di casa è, per quanto virtuale, no?

Tende Sala

Cucina with Love
Indovina il colore preferito della Gnoma?!?

Armadio Gnomico
Interno... ora ovviamente è già pieno!

Gnoma al Parco... We love Spring!!
cappotto Zara, pantagonna NatiNudi, leggings H&M, ballerine Naturino


3 commenti:

  1. anche io non vedo l'ora che il mio nano abbia una sua cameretta tutta sua e non una stanza dove c'è un pò di tutto e la sua cullina!

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    1. in camera del mio c'è la mia aula studio (nonstudio)...e un armadio che metà è suo e l'altra metà del papi...e un angolinoino mio...

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  2. e la camera da letto?
    Caspita che mega armadio che c'ha la gnoma

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