Cappuccio e Cornetto

Cappuccio e Cornetto

1/20/2014

Quelle giornate così, un po' g.d.m.


E niente, poi arrivano quelle giornate un po' così. Un po' grigie, umide, molto invernali, molto casalinghe. Con poca poesia e molta fatica.
Quelle giornate in cui sembra che i bimbi degli altri dormano sempre, con facilità, per ore e ore e ore, senza mai svegliarsi girarsi chiamarti piangere volere sdraiarsi non con te, ma su di te.
Quelle giornate in cui le altre mamme ti sembrano organizzatissime, e tu ti senti un fallimento perché non riesci non dico ad andare al cinema o al ristorante, ma neanche a guardare MySky sul divano con tuo marito per una decina di minuti.
In cui il disordine in casa ti rincorre e gioca a bubusettete presentandosi all'improvviso sotto i tuoi occhi. In cui le pareti ti mostrano segni neri che avevi rimosso dalla coscienza.
Giorni in cui i tuoi capelli svengono sulla tua testa cercando di somigliare a quegli spinaci che stai lessando, in pigiama, in una delle rappresentazioni di te stessa meno invitanti in assoluto.
Giorni in cui non sei spiritosa né particolarmente intelligente. In cui l'unico posto in cui vorresti stare è in quella conca sul divano che comunque pure lui, oggi, cigola più del solito. In cui le telefonate sono un peso e la tuta uno stato dell'anima.
Giorni in cui nella tua camera da letto si sente un rumore ciclico, sordo, costante ogni 20 secondi, che ti regala una veglia gratis dalle 3.30 alle 5 senza neanche una gnoma malata o in cerca di coccole a dare un senso a quegli occhi spalancati.
Giorni che non possono che essere in questo periodo qui, quel gennaio con le vacanze ancora troppo lontane, il sole in esilio, e troppe cose da fare e organizzare. Questo periodo così, che ti vede per lo più a carponi a rincorrere una quasi novemesenne che scopre il mondo con tutta se stessa, cranio e nuca comprese, o bipede ma a gambe incrociate a giocare a interminabili poteredellafiammadelfluidodellanaturatecnologicamusicante che anche le Winx, volendo, possono essere uno stato dell'anima, soprattutto a quattro anni.
Giorni in cui Mrs Hyde diventa la padrona del palcoscenico, e Dottoressa Jeckyll non può far altro che sfogarsi sul suo blogghettino e googlare qualche ameno luogo di vacanza sognando il mare.
Quelle giornate un po' così, un po' de merde, che il francese è sempre chic.

4 commenti:

  1. Grandiosa! Succedono giornate così, soprattutto senza il sole!! Qui lo bramiamo! Speriamo in domani! Il francesismo alla fine, top!
    Arianna

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    1. Vero?? In francese suona tutto meglio!!! Meno male che qui ha smesso di piovere!!! :)

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  2. Quoto e condivido appieno la tuta come stato dell'anima, specialmente oggi.. che il sole mi ha pure preso per il .. diciamo...fondo schiena... facendosi intravedere tra le nuvole giusto il tempo di stendere il bucato e poi di nuovo pioggia a dirotto...

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    1. Hai fatto in tempo almeno a ritirare il bucato prima che si ribagnasse?!?! ;)

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