Cappuccio e Cornetto

Cappuccio e Cornetto

10/28/2013

Countdown







È inutile girarci intorno. Far finta di niente, ignorare il calendario appeso sul frigo, quello del telefono e i numerini sull'orologio. Devo rassegnarmi.
Tra tre settimane a quest'ora sarò in ufficio. Seduta alla mia scrivania, ammesso che sia rimasta quella. Guardando i miei colleghi, che più o meno sono rimasti gli stessi. Sorseggiando quel caffè amarognolo nei tristissimi bicchieri di plastica. Ricevendo resoconti aggiornati su assunzioni, licenziamenti, gravidanze, matrimoni, tradimenti, pettegolezzi vari. Tra tre settimane penserò con aria sognante e straziata a Minignoma, che rimarrà a casa con SanTata. Mi sentirò in colpa perché è ancora piccola e chissà cosa mi perderò di quei duemila cambiamenti che lei riesce a fare ogni giorno. Di quelle minuscole e importantissime conquiste che solo io noto ma che mi rivelano la sua crescita inesorabile, meravigliosa, velocissima. Mi sentirò infinitamente sollevata dal non dover inventare giochini, ninnananne e metodi per mangiare all day long. Sarò grata ai miei neuroni che ricominceranno a viaggiare su binari adulti, quei binari che ho costruito con anni di studio e lavoro e letture e riunioni e occhi e orecchie aperte. Sarò sempre di corsa. Quasi sempre con la sensazione che dovrei essere altrove, fare altro, concentrarmi di più, riposare di più, truccarmi di più, giocare di più. Quasi sempre stanca. Molto spesso adrenalinica. Quasi ogni minuto felice per poter essere più di un ruolo solo. Perché poter essere mamma e lavoratrice, donna e nutrice, persona e non solo funzione, è un privilegio, purtroppo, oggi. Anche una condanna, a volte. Sicuramente un diritto che tutte dovrebbero avere: il diritto di scegliere, di non rinunciare, di coltivare con orgoglio complessità variabili e non giudicabili. Essere stanche ma piene, problematiche ma orgogliose, in continua crescita, con rinunce come sempre accade nella vita quando si fanno delle scelte ma con risultati e soddisfazione, come sempre dovrebbe accadere nella vita quando si fanno delle scelte.
Scelte di cuore, ma anche di cervello. Perché è così che vorrei crescere le mie splendide, adorate, impegnative, divertenti ed appassionanti figlie: con molto cuore, e molto cervello.

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