Che succede ogni anno, e ogni anno mi stupisco.
Arriva il mio compleanno, e io sono contenta. Come una bimba, mi piacciono i festeggiamenti, gli auguri, le telefonate. Mi piacciono in generale, figuriamoci quando sono dedicate a me! Mi emoziono e gongolo per ogni singolo pensiero, persino per gli auguri su Facebook e per quelli standard dell’ufficio HR dell’azienda. Non mi importa un granché dell’età che avanza, forse arriverà anche quell’ansia ma al momento non mi preoccupo. E ho le mie belle rughe e i miei consistenti cedimenti strutturali, sappiatelo – ma oggi in particolare non mi sembrano poi così importanti. Sono contenta di ogni singolo compleanno che mi ha portato oggi a spegnere una candelina davanti a mio marito e a mia figlia, assonnati, pigiamati, contenti, con in mano il regalo per me e un bigliettino giallo. Un regalo pensato, studiato, organizzato, il regalo perfetto per me. Sono contenta dei colleghi che mi fanno gli auguri, dei parenti che chiamano, del calore che sento. Mi piace il senso di attesa, e poi il senso di festa. Mi piace pensare all’anno scorso, e anche al prossimo. Mi piace pensare a quel pomeriggio di fine anni 70, in una tiepida primavera romana, in cui una donna e un uomo che poi la vita avrebbe portato in direzioni opposte si emozionavano per la nascita di una bimba, sana e robusta. Mi piace immaginarli, i miei genitori, giovani e frementi come lo eravamo io e C. quasi tre anni fa. E mi piace pensare a me, esserino in crescita, mi piace coccolare un po’ la bambina che ero, l’adolescente insicura che sarei diventata e la donna che sono oggi. Mi piace abbracciarmi, darmi una pacca sulla spalla per errori, bugie, cadute, rallentamenti e inversioni di rotta, mi piace darmi fiducia e almeno per un giorno anche tregua. Che da me pretendo sempre abbastanza, di solito – ma oggi mi do il permesso di prendere e di gongolare. Di riposarmi un po’ sugli allori. Di sorridere di quei sorrisi quieti e silenziosi di chi ha la consapevolezza e non ha bisogno di risate sguaiate per dimostrare la propria felicità.
Quindi tanti auguri a me, e grazie a tutti quelli che stanno rendendo questa giornata calda e profumata e rincuorante. Anche se il grazie più speciale va a C. e alla Gnoma, che sono il mio regalo più incredibile, e il mio desiderio di sempre.
Arriva il mio compleanno, e io sono contenta. Come una bimba, mi piacciono i festeggiamenti, gli auguri, le telefonate. Mi piacciono in generale, figuriamoci quando sono dedicate a me! Mi emoziono e gongolo per ogni singolo pensiero, persino per gli auguri su Facebook e per quelli standard dell’ufficio HR dell’azienda. Non mi importa un granché dell’età che avanza, forse arriverà anche quell’ansia ma al momento non mi preoccupo. E ho le mie belle rughe e i miei consistenti cedimenti strutturali, sappiatelo – ma oggi in particolare non mi sembrano poi così importanti. Sono contenta di ogni singolo compleanno che mi ha portato oggi a spegnere una candelina davanti a mio marito e a mia figlia, assonnati, pigiamati, contenti, con in mano il regalo per me e un bigliettino giallo. Un regalo pensato, studiato, organizzato, il regalo perfetto per me. Sono contenta dei colleghi che mi fanno gli auguri, dei parenti che chiamano, del calore che sento. Mi piace il senso di attesa, e poi il senso di festa. Mi piace pensare all’anno scorso, e anche al prossimo. Mi piace pensare a quel pomeriggio di fine anni 70, in una tiepida primavera romana, in cui una donna e un uomo che poi la vita avrebbe portato in direzioni opposte si emozionavano per la nascita di una bimba, sana e robusta. Mi piace immaginarli, i miei genitori, giovani e frementi come lo eravamo io e C. quasi tre anni fa. E mi piace pensare a me, esserino in crescita, mi piace coccolare un po’ la bambina che ero, l’adolescente insicura che sarei diventata e la donna che sono oggi. Mi piace abbracciarmi, darmi una pacca sulla spalla per errori, bugie, cadute, rallentamenti e inversioni di rotta, mi piace darmi fiducia e almeno per un giorno anche tregua. Che da me pretendo sempre abbastanza, di solito – ma oggi mi do il permesso di prendere e di gongolare. Di riposarmi un po’ sugli allori. Di sorridere di quei sorrisi quieti e silenziosi di chi ha la consapevolezza e non ha bisogno di risate sguaiate per dimostrare la propria felicità.
Quindi tanti auguri a me, e grazie a tutti quelli che stanno rendendo questa giornata calda e profumata e rincuorante. Anche se il grazie più speciale va a C. e alla Gnoma, che sono il mio regalo più incredibile, e il mio desiderio di sempre.
Buon compleanno
RispondiEliminaAuguri auguri auguriiiiii ...e che bello sentire che qualcuno non prende il proprio compleanno con angoscia e timore dell'età!!!
RispondiEliminaIn realtà ogni volta che compiamo gli anni ci ricordiamo di avere ancora un semino di bimbi!!!!
baaaaacciiiiiii
Rinnovo gli auguri: buon compleanno!
RispondiEliminaTanti auguri!!! ...Ma veramente l'ufficio HR manda gli auguri??? non male, devo suggerirlo ai miei colleghi.
RispondiEliminaDolcissima! Tantissimi auguriiiiii!!!!
RispondiEliminaTanti auguri! Che splendido spirito per compiere gli anni!
RispondiEliminaTanti auguri anche qui :DDDDD
RispondiEliminabuon compleanno!!! ;)
RispondiEliminaAnche se in ritardo....TANTI AUGURI!!!!!
RispondiEliminaE' bello vedere come ami te stessa e quello che sei diventata e che diventerai!!!
Moonlitgirl
tanti auguriiiiiiiiiiiii!!!! I compleanni vanno vissuti, festeggiati con lo spirito di un bimbo a qualunque età!!!! brava!!!
RispondiEliminae allora tanti auguri a teeeeeeee!!!
RispondiEliminaÈ tardi , e gli auguri te li ho fatti ieri, ma il tuo post lo volevo leggere che è sempre un piacere bella donna ;))
RispondiEliminaauguroni!!!! anche tu una splendida ariete?! hai proprio ragione.. bisogna festeggiare!!!! anche il passar del tempo!
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