Cappuccio e Cornetto

Cappuccio e Cornetto

2/09/2015

Ciao, mamma. Parte 2


Che poi il tempo passa, e questo è un dato di fatto. Le giornate si rincorrono, ed avere due piccole fanciulle nel pieno della loro crescita e fioritura aiuta la corsa e la rende anche uno slancio. Poi a tradimento affiorano ricordi, domande, immagini. Foto. Regali. 
E’ buffo, come l’assenza si intrecci a presenze di vario genere. Ed è faticoso lasciar andare in quest’epoca dove esserci e non esserci è una distinzione labile e fluttua nel mondo digitale. Una pagina Facebook, un account Gmail. Molto più difficile da chiudere di una casa. Difficile gestire la sindrome da diario segreto, per cui leggeresti tutto solo per scoprire qualcosa che non sai e che comunque non cambia la realtà dei fatti.
E cioè che lei non c’è più.
Lei col suo bagaglio di difetti e dolore, di migliaia di piccole cose che ticchettavano sui tuoi nervi in continuazione, ma che dal secondo esatto in cui non è più qui a fare esattamente quello che non volevo facesse, proprio da quel secondo tutto ciò che non tolleravo si è sfumato in una nebulosa, mentre la mancanza sua, assoluta, è diventata protagonista. La voglia di ricevere una sua mail. La possibilità svanita di riabbracciarla o di risentire la sua voce. La certezza assoluta del suo amore nei miei confronti, a prescindere da tutto, anche dall’evidenza. Anche quando era troppo e faceva male, invece che bene.
Il peso di tutti i non vorrei che mi ha lasciato. La paura delle strade tortuose che ha percorso e che son sempre lì, dietro l’angolo.
Le foto con le Gnome, sapendo che MiniGnoma non la ricorderà, se non per le foto e il nome.
Il ricordo di ogni momento dell’ultimo mese. I viaggi. L’ospedale. Il non voler vedere, anche. Le nostre paure, mescolate in quell’ultimo abbraccio inconsapevole.
E tutte le cose da fare, per chiudere un’esistenza. Ognuna, fa un po’ male.
Fuori c’è il sole, un cielo azzurro splendido. Ma fa ancora freddo. Anche dentro.



3 commenti:

  1. Parole non ne ho, troverai il modo di continuare a viverla, di ricordarla con il sorriso e negli occhi delle tue gnome. ti abbraccio forte forte forte davvero.

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  2. Ti mando un abbraccio caldo in questi giorni freddi. Consapevole che non esistono parole giuste. Da oggi inizia per te una lenta elaborazione, fatta di alti e bassi. Del tuo essere un po' più sola senza di lei. Ma purtroppo, prima o poi, è un passaggio al quale siamo sottoposti tutti.

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