Cappuccio e Cornetto

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1/24/2012

Le Mode di Milano

Milano è una città buffa. Ci sono delle mode che arrivano a ondate: tipo, all’improvviso ti trovi circondata da donne col cappello a tesa larga, e fino a ieri se ne vedevi una pensavi fosse una turista londinese o una rocker in pensione. E niente invece adesso spuntano come funghi, sono dovunque: in metro, al bar, all’Esselunga, in via Montenapoleone. Non se lo tolgono mai, pare gliel’abbiano cucito nei capelli, fa molto Borsalino anche se giurerei di averlo visto uguale da Accessorize. Non è che gli stia male, per carità, ma mi fa sempre sorridere come una cosa che fino a ieri veniva additata come bizzarra oggi viene fatta passare per normale. E se le guardi un po’ più a lungo ti squadrano come a sottolineare quanto tu sia fuori luogo, a stupirti per questo accessorio maipiùsenza. Da “straniera” forse me ne accorgo di più: è successo così per gli Ugg, improvvisamente sdoganati come stivale da città anche in primavera che santa pace chissà come ti ritrovi i piedi a marzo dopo una giornata immersi nella pelliccia, è successo così per gli stivali piatti e un po’ cascanti, che dovrebbero avere un libretto per le istruzioni con scritto che se non ti cascano ma aderiscono al polpaccio vuol dire che non puoi per nessun motivo indossarli. Insomma siamo nella città della moda, e da qui nascono i nuovi trend, ci sta – fa solo sorridere quanto siano improvvisi e contagiosi, manco la varicella all’asilo della Gnoma fa così in fretta. E per carità io mica sono immune, anzi – ci sono dei virus che non mi creano anticorpi, tipo scarpe, borse, smalti, bigiotteria. Ma Milano è davvero particolarmente sensibile, ed è buffo perché in realtà ha anche dei canoni estetici rigidi e severi : non è New York o Londra, che puoi metterti quello che vuoi e a nessuno gli si alza il sopracciglio. Qui quando entri in metro vieni passata ai raggi X. Strano non ci sia la selezione all’ingresso come nelle discoteche. E quindi assisti a questi fenomeni un po’ schizofrenici: inizia una moda, in molti – moltissimi – la seguono, e in molti – moltissimi – si condannano a sguardi perplessi e a un discreto abbassamento della propria immagine. Solo le happy few riescono a sopravvivere indenni e strafighe alle mode stagionali. Non essendo io tra quelle, do un consiglio spassionato a tutte le fashion victim: guardatevi allo specchio. Attentamente. Con onestà. E scegliete quello che vi sta bene e che vi piace… “per davvero”, come direbbe la Gnoma!!!!


Ogni nuova moda, ha le sue origini classiche. Da "Casablanca"

1 commento:

  1. Pensavo la stessa cosa proprio in questi giorni. Ieri ho contato 3 cappelli a tesa larga nel giro di dieci minuti. Ma non quelli della tua foto, quelli più anni '70. Niente da dire: sono andate tutte da Zara.

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