Maggio, all'inizio.
Non il primo, perché tu vuoi una festa che sia tua, piena di candeline.
Maggio che sa di fragole e picnic, dei gelati seduti su una panchina e delle gite fuori porta che al mattino fa ancora fresco e a pranzo sei in maglietta.
Maggio che ti entusiasmi perché l’estate sembra vicinissima, perché la città sembra un giardino in fiore, perché il gelsomino profuma l’aria e il buio arriva tardi.
Maggio, che è tondo e pieno, che sembra una risata, una favola di quelle belle, senza troppi spaventi.
Maggio che è pieno di energie e voglia di fare, che è forza e coraggio perché dopo aprile arriva, per l’appunto.
Maggio che sei tu, che sei è arrivata a ora di pranzo e quando l’ostetrica ti ha vista ha detto “wow che tono muscolare!”. Che dopo 24 ore di vita facevi dire a tuo papà che eri una ventata di entusiasmo.
Maggio che sei tu, solare e vitale e con i piedi per terra, che compensi tua sorella novembrina, riflessiva e fantasiosa, con la testa tra le nuvole. Forti, tutte e due, di forze diverse e meravigliose.
Maggio che sei tu, la piccola di casa sempre un passo avanti, che cresci veloce velocissima, che tra poco sarai alla materna e intanto ti godi le gioie dell’essere piccola.
Tu che in poche manciate di ore hai abbandonato il pannolino, e poi il ciuccio, e poi il lettino con le sbarre, perché se tua sorella dice che sei piccola ti arrabbi tantissimo.
Tu che profumi di fiori appena sbocciati, che quando hai la tosse respiri male e mi fai spaventare, tu che parli sempre e che sai a memoria tutte le favole.
Tu che hai trovato una mamma e papà già educati da tua sorella a questo viaggio fantastico dell’essere genitori, e sei riuscita lo stesso ad insegnarci tanto, ad arricchirci, ad alleggerirci e a fermarci a fare un sorriso.
Tu, che sei uno spettacolo della natura, che oggi compi tre anni, e che sai, nel tuo cuore, quanto bene ti vogliamo, proprio noi che, come dici tu, siamo “tutta la famiglia” da quando, tre anni fa, sei arrivata bella come un fiore di maggio.
Non il primo, perché tu vuoi una festa che sia tua, piena di candeline.
Maggio che sa di fragole e picnic, dei gelati seduti su una panchina e delle gite fuori porta che al mattino fa ancora fresco e a pranzo sei in maglietta.
Maggio che ti entusiasmi perché l’estate sembra vicinissima, perché la città sembra un giardino in fiore, perché il gelsomino profuma l’aria e il buio arriva tardi.
Maggio, che è tondo e pieno, che sembra una risata, una favola di quelle belle, senza troppi spaventi.
Maggio che è pieno di energie e voglia di fare, che è forza e coraggio perché dopo aprile arriva, per l’appunto.
Maggio che sei tu, che sei è arrivata a ora di pranzo e quando l’ostetrica ti ha vista ha detto “wow che tono muscolare!”. Che dopo 24 ore di vita facevi dire a tuo papà che eri una ventata di entusiasmo.
Maggio che sei tu, solare e vitale e con i piedi per terra, che compensi tua sorella novembrina, riflessiva e fantasiosa, con la testa tra le nuvole. Forti, tutte e due, di forze diverse e meravigliose.
Maggio che sei tu, la piccola di casa sempre un passo avanti, che cresci veloce velocissima, che tra poco sarai alla materna e intanto ti godi le gioie dell’essere piccola.
Tu che in poche manciate di ore hai abbandonato il pannolino, e poi il ciuccio, e poi il lettino con le sbarre, perché se tua sorella dice che sei piccola ti arrabbi tantissimo.
Tu che profumi di fiori appena sbocciati, che quando hai la tosse respiri male e mi fai spaventare, tu che parli sempre e che sai a memoria tutte le favole.
Tu che hai trovato una mamma e papà già educati da tua sorella a questo viaggio fantastico dell’essere genitori, e sei riuscita lo stesso ad insegnarci tanto, ad arricchirci, ad alleggerirci e a fermarci a fare un sorriso.
Tu, che sei uno spettacolo della natura, che oggi compi tre anni, e che sai, nel tuo cuore, quanto bene ti vogliamo, proprio noi che, come dici tu, siamo “tutta la famiglia” da quando, tre anni fa, sei arrivata bella come un fiore di maggio.
“Tu che sei nata dove c’e’ sempre il sole
sopra uno
scoglio che ci si puo’ tuffare
e quel
sole ce l’hai dentro il cuore
sole di
primavera
su quello
scoglio in maggio e’ nato un fiore.”
(Fabio Concato)
(ovvero la canzone che ossessivamente ti
cantavo quando eri nella pancia!)
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