In questo preciso istante, le mie Amiche sono insieme per salutare per l'ultima volta una donna speciale. Una nonna, che è andata via. Io sono lì con il cuore e con i pensieri. Perché in certi momenti la lontananza pesa come un macigno ma viene anche annullata da cose più importanti e potenti, come l'affetto, la vicinanza, l'empatia.
Domenica le ho viste, le mie Amiche. Siamo state insieme, a pranzo, noi e altri amici, noi e mariti e compagni, noi e bimbi e bimbe. E' che quando siamo insieme siamo una forza centripeta, e attiriamo gli astri, e anche il sole di solito. Perché donne, e amiche, è un binomio folgorante. Raro, e folgorante.
Siamo amiche da anni, con i nostri alti e bassi, con telefonate quotidiane o mensili, non importa. Abbiamo i nostri riti, le nostre forme di contatto. La nostra capacità di sentirci e di riprenderci sempre.
Siamo donne, umorali, ormonali, di pancia. Siamo cambiate tanto, negli anni, ancorate con le unghie e con i denti però a quello che siamo davvero, senza perderci. Abbiamo faticato e lottato, per non perderci.
Siamo donne con bagagli importanti e anche ingombranti, che abbiamo condiviso con onestà e paure, in ogni momento, dal più importante al più futile. Sappiamo cose, le une delle altre, che nessuno mai. Ci teniamo sotto controllo a vicenda, in silenzio o a bassa voce, perché nessun dolore venga sottovalutato, nessun segnale di aiuto passato inosservato, perché nessuna gioia non venga festeggiata.
E in questi momenti, in cui una di noi perde un pezzo, questa forza centripeta si moltiplica e diventa un sostegno, una valvola di sfogo, una sicurezza su cui poggiarsi per riprendere fiato. Perché lo sappiamo che noi ci siamo. E cinque donne, insieme, unite, sono uno tsunami di energia. Un uragano di parole, lacrime, risate, canzoni, foto, vini, pranzi, concerti, spiagge, sorprese, regali, mail, messaggi. Un tesoro inestimabile, uno scrigno prezioso.
Da oggi, in questo scrigno prezioso conserveremo il ricordo di A., donna di altri tempi, di altre forze, di storie che meritano un romanzo, di coraggio che insegna qualcosa anche a chi non è sua nipote, ma che a sua nipote vuole un bene che ciao. Donna che sapeva riconoscere quest'amicizia e che di quest'amicizia gioiva, come una bimba a Natale. Donna che ha chiuso gli occhi ma non è andata via, perché rimane qui, con noi e tra noi.
Un'altra donna, tra noi cinque donne, che ci ha insegnato quanto sia dirompente, forte, irresistibile, contagioso, entusiasmante, e mai scontato, il viaggio di una vita, nonostante tutto.
Buon riposo, A., ci mancherai.
Mi sono rivista in questo post. Io e le mie amiche. E ti ringrazio per averlo scritto. Un abbraccio, grande donna
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