Ognuno ha un nome che è un destino, un significato, una promessa, un ricordo, un qualcosa. Un pensiero si presume di amore, una speranza che si formula quando si è ancora abitanti di quel mondo ovattato che è la pancia. Io ho sempre sentito come “mio” il mio nome, a casa mia si festeggiano tutti gli onomastici quasi come fossero un compleanno, e mi sono sempre chiesta se alla fine i nomi influenzino un po’ le persone, i loro caratteri, i loro approcci. Ché chiamarsi Samantha o Maria non ha lo stesso effetto, quando ti presenti. E questo da qualche parte dovrà pur avere degli echi, dico io.
Così, quando siamo rimasti incinti della Gnoma, abbiamo affrontato il tema “nome” con entusiasmo, e abbiamo trovato subito il SUO, di nome. Un nome che ci sembrava allegro, semplice, musicale, con una storia ma non pesante. Un nome che quindi racchiudeva quello che volevamo e vogliamo darle, e quello che speravamo e speriamo che lei possa essere. Una donna allegra e intelligente, leggera ma non superficiale. Non che quelle sei lettere abbiano per tutti la stessa valenza, per carità, ma per noi si, e questo è quello che conta. E ora che la Gnoma è una treenne in fiore, il suo nome le si addice perfettamente, in uno scambio equilibrato tra la sua energia e il suono di quella parola.
Adesso poi che la Panza è di nuovo abitata da MiniGnoma, ci siamo ritrovati a pensare di nuovo a nomi vari. E’ stato più complicato questa volta. Ma come sempre, il primo che ci è venuto in mente è quello che poi è stato scelto, anche dalla Gnoma che inizialmente non era convintissima. Anche per MiniGnoma abbiamo voluto un nome allegro, una musica da pronunciare. Un nome che ricorda molte cose ma lascia spazio anche per molti tipi di caratteri, indoli, inclinazioni (ho sempre avuto paura di chiamare una bimba Allegra, per esempio: mi sembrava di toglierle la possibilità di essere anche altro da Allegra.. ma sono fissata io lo so!!). Vi saprò dire tra qualche mese se anche questa volta si creerà quell’equilibrio musicale tra risata e suono, tra carattere e parola.
Ma l’augurio rimane lo stesso, quello di poter essere libere di essere quello che vorranno, con un bagaglio di allegria, intelligenza e molto, moltissimo, moltissimissimo amore. A partire dal loro nome, di cui spero saranno orgogliose.
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Però non hai detto quali sono questi nomi ;)
RispondiEliminaAnch'io sono sempre stata sospettosa nei confronti di nomi come "Allegra" o "Gaia"... E se poi la bimba avesse un carattere riflessivo e malinconico?
Come una bambina che conosco di vista, Selvaggia, che è il tipo più timido della terra :/ Un nome che sa quasi di condanna ;)