Post scriptum: ieri al supermercato sono stata folgorata. In un angolo ho visto quello che da piccola rappresentava per me LA colazione. La mia passione, la mia chimera, il mio vorreimanonsempreposso. Perchè quando avevo 5 anni, fino ai 10, mio papà, la mogliedimiopapà e mia sorella (non di sangue ma di questo parleremo un'altra volta!) hanno vissuto in Sud America. Andavo a trovarli regolarmente, e stavo con loro a volte anche per molte settimane. E lì al posto della Nutella si mangiava il Dulce de Leche: stessa consistenza della Nutella, ma al gusto Mou. Niente. Una roba irresistibile. Ora è abbastanza conosciuta anche da noi, ma all'epoca era quasi una cosa esotica, e io ne andavo pazza. Per cui trovarla all'Esselunga ieri, come fosse un banale barattolo di miele, mi ha fatto tornare in un attimo una cinquenne golosa, e mangiarla stamattina con C. e la Gnoma (che l'ha voluta a cucchiaiate..) ha dato un nuovo sapore alla colazione domenicale, che è poi uno dei miei momenti preferiti.
Forse dovrei rinominare il blog Cappuccio & Dulce de Leche.
Addicted |
J'adore! |
Pronta per incontrarci al parchetto virtuale sulla panchina!
RispondiEliminaallora non solo la sola a cui piace questa delizia. Mamma che voglia che mi hai fatto venire...
RispondiEliminaOvviamente sono pronta anche io... magari visto il freddo prediligo un bel salottino...
grazie ragazze!! allora facciamo cosi, salottino con the e biscotti fino a primavera poi parchetto al sole!!! ho postato "le regole", cominciamo?!?!
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