Cappuccio e Cornetto

Cappuccio e Cornetto

6/27/2012

Sfogo estemporaneo.

Sono al punto in cui mi chiedo fino a che punto le casualità che mi hanno portato fino a qui oggi, corrispondano davvero a quello che sono, a quello che voglio essere e a quello che merito.Riscopro ogni giorno quanto il fattore umano sia l'unica discriminante valida per me, l'unico criterio accettabile, l'unica unità di misura valida sempre e comunque. Da questo si deduce facilmente che non farò mai carriera, e che offro regolarmente ottime armi di attacco e provocazione ai miei colleghi.Voglio bene alla mia azienda come fosse la casa dove hai trascorso tutte le tue vacanze estive: non riesci ad immaginarti un altro posto, anche se sai con certezza che il mondo ne è pieno. Sei affezionata ad ogni singolo angolo, ad ogni cigolio di porta, ad ogni angolazione di luce, ad ogni odore e ad ogni persona che ne fa parte. Poi ad un certo punto non sai bene perché, cominci a sentire uno strano prurito alle mani. Un leggero, fraintendibilissimo brivido sulla schiena. Per un po' riesci a non farci caso, al massimo ti prendi una tachipirina raccontandoti che è solo influenza. Ma dentro di te lo sai, lo sai che stai maturando decisioni che non sai neanche come descrivere per quanto sono lontane dal tuo vocabolario mentale abituale.Ecco, più o meno è così che va in questi giorni. Cerco di schivare con eleganza colpi bassi e pettegolezzi ma il mio stato psicofisico ne risente. È che proprio non capisco, non mi entra in testa il motivo per cui se hai un problema con me, ne parli con un altro. Per cui se pensi che non dovrei fare certe scelte invece di dirmelo, mi togli il saluto e mi guardi male. Vi giuro che sono una persona normale, fatta salva una smodata tendenza alle lacrime ma come dice mio padre quello è un problema idraulico. Non urlo, non ho accessi di rabbia incontrollati, non dico parolacce e non tiro sberle. Perché allora mi ritrovo in mezzo ad una inutile guerra di potere che non mi interessa e mi fa solo male? Da oggi cercherò di chiamarmi fuori da ogni circuito impazzito di riorganizzazioni varie, tirando i remi in barca, limitando parole al minimo sindacale e passando le mie idee ad altri per evitare ogni forma di esposizione personale. E appena tornerà la bonaccia, studierò le tecniche per essere me stessa senza offrire il fianco a critiche, pettegolezzi, commenti e bassezze varie.Nel frattempo, cerco di capire quanto possa essere redditizio aprire un chiringuito su qualche spiaggia caraibica. E mi dopo con ice coffee come se non ci fosse un domani.


Surviving strategy

6/21/2012

Ricapitolando

Al momento:
- sono nel pieno del delirio pre-fashion week
- sono nel pieno di riorganizzazioni aziendali, corredate come da manuale da tensioni, ansie da prestazione, equilibri saltati in aria, fazioni, semina-zizzania, lotte di potere e confusioni varie
- sono nel pieno di nottate agitate della Gnoma, che non riesco ad inquadrare. Il caldo? La reazione al passaggio allo spannolinamento anche notturno? Un allineamento cosmico sfavorevole?
- sono nel pieno di riaggiustamenti organizzativi casalinghi, con tata in rientro dopo un mese e mezzo di assenza, passaggi di chiavi, riabituarsi della Gnoma e sollievo generale
- sono nel pieno di riaggiustamenti organizzativi familiari, con genitori in rientro dopo qualche anno di espatrio e desideri di accudimento prolungato della Gnoma

Cerco di non perdermi troppi pezzi: tipo comprare il latte quando finisce, pagare l'Imu in tempo, timbrare in orario, nutrire la Gnoma e possibilmente anche me e C., dare cenni di vita alle amiche e ritagliarmi dei nanosecondi di me-time, tipo ora, che scrivo a getto di corsa tra un barbapapà, una lavatrice e l'esaurimento totale di forze ed energie.

Quindi abbiate pazienza con me, sappiate che ci sono e che tornerò, chiacchiericcia quanto e più di prima, magari con qualche ideuzza per giunta, che l'arrivo dell'estate va sempre festeggiato in qualche modo no?

6/12/2012

Sono qui.

Ci sono, eh. Anche se non sembra.
Ci sono.
Assonnata
Affaccendata
Arrabbiata
Annoiata
Affamata
Arruffata
Ma ci sono.

Non ci sono aggiornamenti epocali. Anzi si, uno: ieri c'è stata la prima riunione della materna, anzi come si dice ora scuola dell'infanzia: la Gnoma sarà nella classe dei Pinguini, le maestre a pelle mi piacciono e mi ispirano, l'aula è luminosa e spaziosa e le sensazioni sono positive, rincuoranti ed emozionanti.

Per il resto affronto la giornata e la settimana tenendo la testa alta il più possibile, in bilico su tacchi e speranze, facendo programmi incerti e cercando di confidare nella loro riuscita. Sperando di ritrovare il tempo e la calma di scrivere, dove quando e come piace a me.

6/04/2012

Grazie alle donne che portano la guerra d'amore nel mondo!


E poi succede che un giorno ti incontri con delle persone che non conoscevi, o che avevi solo visto velocemente, ma di cui leggi i blog, i tweet, di cui conosci già qualcosa, ma magari non il viso, o il suono della risata. Persone la cui vitalità è contagiosa, persone con cui non hai bisogno di formalità. Persone che in realtà hanno strade che in modi imprevisti si incrociano con le tue. Persone che si trovano in un parco e che scoprono che una giostra è il ritratto migliore di chiacchiere e sorrisi. Persone il cui talento non può che ispirarti.
E poi succede che una di queste persone, brava con le parole tanto quanto con la Impareggiabile Mrs Canon, riesca a racchiudere tutto in un post, questo.

E allora, grazie! Grazie perché siete state la prova che superare timidezze e razionalità e imbarazzi spesso fa bene, anzi benissimo direi! E perché conoscersi, raccontarsi, e scoprirsi anche nei meandri di questo mondo "virtuale" è un regalo, per me, uno spazio per quello che sono e di solito è relegato nelle retrovie, e uno spazio per conoscere persone e storie diverso dal solito, ma tangibile, e profondo, e emozionante.
Grazie a Bianca, a Camilla, a Le Funky Mamas e grazie a Cristiana di CoseBelle perché la guerra d’amore nel mondo è una missione, ormai!
#love
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