Cappuccio e Cornetto

Cappuccio e Cornetto

12/21/2011

Nuovi, buoni propositi

Devo smetterla. Devo placare le mie ansie. Devo imparare a non fasciarmi la testa prima, a non piangere sul latte che non sembra neanche si stia per versare, devo placare il surplus di previsioni con cui mi autobombardo. No perché va bene essere scaramantici, va bene che prevenire è meglio che curare, ma non posso (non posso ,non posso, non posso – da ripetere prima e dopo i pasti) andare in sbattimento prima del necessario. Uno – perché non è che va sempre tutto come uno pensa, due – perché il confine tra organizzarsi e gufarsela è molto, molto sottile e non andrebbe mai valicato, tre – perché sono già abbastanza stanca e non serve snervarsi prima del necessario anche perché se no arrivi all’eventuale momento critico già abbastanza stremata e non è bello.
Insomma, che cavolo, io sono sempre stata quella ottimista, e lo sono tuttora. Forse proprio per questo mi serve tempo per armarmi ad eventuali contrattempi, malattie, disagi o cambiamenti di programma non graditi. Perchè credo sempre fino all'ultimo che andrà tutto benissimo. Però è faticoso. Dovrei trovare un armatura leggera da portare sempre, un po’ prêt-à-porter. Così probabilmente sarebbe tutto più semplice, e io potrei concedermi il lusso di essere un po’ meno cervellotica e un po’ più rilassata anche in circostanze avverse.

Si, ok, questo mi sembra un buon proposito per il 2012. Yes we can. Daje.

12/16/2011

Meno nove, nonostante tutto

No, ok, rimane valido tutto quello che ho scritto fino a oggi.
Ma poi ti svegli una mattina assonnata, con la Gnoma che ha un raffreddore che non si riesce a capire come fa a stare dentro una bimba di due anni, io con un occhio infetto e gonfio per l’ennesima volta in un mese (e si, se lunedì sto ancora messa così vado da un medico e/o da un santone). E c’è pure lo sciopero dei mezzi (che vuol dire sciopero per te ma anche per San-Tata). E un freddo birichino. E insomma non sei proprio contentona, ecco.
Arrivi in ufficio e una tua collega, di intelligenza non pervenuta e malizia all’ennesima potenza, con sorrisi e giri di parole mina il tuo precario equilibrio. C’è che mi è venuto uno sclero. Sarà la stanchezza, sarà l’occhio, sarà che a volte uno non ha voglia di perdere l’equilibrio. Sarà, ma insomma è stata una mattinata difficile.
E se ora mi guardo allo specchio vedo una tizia vestita di nero, con un occhio gonfio e lucido causa crema antibiotica che è densa tipo sabbie mobili, due occhi rossi e lacrimosi, un pallore che solo un milanese puo’ sperare di ottenere, due borsette che come bagaglio a mano non passerebbero, e pure i capelli da lavare e da sottoporre a necessarie e urgentissime cure ricostituenti e coloranti.
No. Non è un buon venerdì. E il mio spirito non è affatto, affatto natalizio.
Vado in palestra a cercare di far evaporare il mood da vecchia Ebenezer Scrooge.

12/15/2011

Meno dieci

E così, il Natale si avvicina. Davvero.
Tutta presa da addobbi e avvicinamento della Gnoma alla magia natalizia, mi ritrovo in ritardo sui preparativi veri.Tipo che ho fatto oggi la lista dei regali. Tipo che non ho ancora deciso bene cosa cucinare a marito, figlia, suoceri e mamma la sera della Vigilia (ma ho studiato bene il volantino della Picard, questo si).
Però oggi la sento, quella frenesia leggera e allegra, che mi prende sempre in questo periodo, quando mi lascio prendere dalla voglia di fare regali, pensierini, di stupire qualcuno, di rivivere un pò quella magia di quando ero piccola e credevo davvero che all'improvviso diventava tutto buio perchè stava arrivando Babbo Natale e non voleva farsi vedere...

Insomma, comunque, al di là della poesia e della magia, da oggi si organizza, si cerca e si impacchetta!!!

12/12/2011

Molto cibo, molto amore

Rieccoci qui, dopo il pontone. Alla fine la Gnoma se l'è cavata con un solo giorno casalingo (per ora, visto che ha un raffreddore epico, ovviamente!), e molte coccole.
E così ne abbiamo approfittato per cucinare, ancora, insieme. Mi piace tantissimo, lei in piedi sulla sedia, i grembiuli, la farina, la sua concentrazione e la sua testardaggine. Abbiamo fatto i biscotti, con una ricetta facile e buonissima presa da qui, ma ovviamente in versione natalizia! Abbiamo anche fatto la focaccia, con la macchina del pane (invenzione geniale), per i nonni a pranzo - ma non ci sono foto, è stata mangiata prima che la mia mano raggiungesse la macchina fotografica!!


E poi... e poi siamo andati dalle mie Amiche. Da quelle Amiche che ci sono sempre, che sono parte di te, che se non le vedi dopo un pò vai in astinenza. Quelle Amiche che ci piangi e ridi insieme, chiuse in uno stanzino, a festeggiare una nascita e cinque donne. Quelle Amiche che un pranzo di Natale diventa un atto di Amore: Amore per ogni persona seduta al tavolo, grande o piccola, vicina o lontana, Amore per ogni portata, per ogni cibo, per ogni piatto. Amore che ti rimane poi nella pancia e nel cuore, e ti fa sentire protetta, al sicuro, al caldo.
Sono di quelle giornate che mi commuovono. Mi vengono proprio le lacrime agli occhi, e un brivido al cuore. Perchè è tanto, è prezioso, è un dono e io ne sono pienamente, profondamente grata. Perchè vedere insieme le mie Amiche, mio Marito e la mia Gnoma, ridere mangiare giocare parlare scherzare, è veramente il riassunto perfetto del bello che c'è, nella mia vita.
E sono felice, di farlo vivere alla Gnoma. Di farle sentire sulla pelle cosa vuol dire un'Amicizia. Perchè spero la viva anche lei, quando sarà grande. Perchè penso che forse, sperimentandola attraverso noi, possa riconoscerla, cercarla e proteggerla, in futuro. Perchè penso che il concetto di famiglia sia sprecato, per una casa sola, e comprenda invece molte più anime di quelle che quattro pareti o un paio di cognomi possano assicurare. E io sono proprio orgogliosa, della mia famiglia allargata.

The Xmas Lunch


12/07/2011

Ovvio

A Milano c'è un pontone di 5 giorni: Sant'Ambrogio, Immacolata, e quant'altro.
Mercatini natalizi, sole, freddo ma non troppo, regali da fare, dolci da mangiare, passeggiate da scoprire e riscoprire con la Gnoma, pranzi di Natale delle Amiche.
E ovviamente, ieri squilla il telefono, e la maestra gnomica mi chiede gentilmente di andarla a recuperare al più presto visto il febbrone e il vomitone.
Beh, certo.
Ora siamo concentrati sull'obiettivo guarigione in tempi record, e mentre fuori il sole splende, noi tre facciamo tana, giocando al domino, disegnando col glitter e mangiando saporitissime paste in bianco.

E ridendo come scemi, quando la Gnoma si porta la mano davanti alla bocca e dice "mannaggia"!

12/05/2011

Domenica

Giostre, babbinatali, pesci vinti pescando dei pinguini, freddo, sole, penniche, pandoro, disegni, coccole, lenticchie, luci, cartoni e risate.
E niente, assolutamente niente da aggiungere!

12/03/2011

Primo passo: fatto

Our Xmas Tree - all rights reserved!

In un raptus pomeridiano di un'oretta circa, abbiamo saccheggiato la cantina, addobbato la casa e acceso le luci del balcone... La Gnoma partecipe, con picco finale di saltelli al grido di "abbero abbero abbero", C. un pò meno entusiasta ma collaborativo, io concentrata, rilassata dalla combinazione rosso/oro/luci/ghirlande e felice di avere questa scusa per godermi casa, famiglia, regali e aspettative.

Lights in the dark

12/02/2011

Dichiarazione d'intenti natalizia

Con la seconda casellina del calendario dell’Avvento, arriva con strabiliante puntualità anche una buona dose di virus – congiuntivite, nausea, mal di gola, tanto per avere una scelta ampia – e la prima festa natalizia. Oggi pomeriggio all’asilo abbiamo la festa degli Addobbi…. Adoro!
Adoro il fervore dei preparativi, l’emozione di chi crede, il livore di chi ci credeva e non ci crede più, e l’indifferenza forzata di chi non ci crede davvero ma un po’ viene contagiato e non vorrebbe. Adoro le luci che riscaldano il buio dell’inverno padano, la nebbiolina intorno; adoro il profumo di castagne e mandarini, i mille sacchetti che cominciano a ingombrare la metropolitana già stipata. Adoro i negozi tirati a lucido, il brusio delle strade piede, adoro un po’ meno il traffico impazzito e un po’ di più rientrare in casa e trovare albero, ghirlande, babbinatali sparsi.
Tutto questo da sempre.
Ma quest’anno, il primo in cui la Gnoma partecipa davvero, sono emozionata e sognante come non mai. Voglio regalarle intatta tutta la magia, la sorpresa, la gioia e la fiducia di credere in un mondo in cui se sei buona ricevi esattamente quello che desideri. Un mondo in cui le persone si vogliono bene e si stringono vicine solo per il gusto di condividere un sorriso. Un mondo in cui quello in cui credi è quello che conta, dove realtà e sogno si confondono, si contaminano e si somigliano. Insomma un mondo dove il Natale ha un senso.
E allora voglio che le arrivino pochi doni, ma pensati e significativi. Voglio portarla sulle giostre, nei parchi addobbati, nei mercatini con i waffles e le campanelle (e l’odore del vin brulè!). Voglio addobbare con lei la casa, insegnarle l’impazienza del calendario dell’Avvento e la sottile gioia dell’attesa. Voglio crearle dei riti, voglio che rimangano intatti negli anni, voglio che un giorno lontano se ne stufi e che un giorno più lontano ancora abbia voglia di ricrearli. Voglio passarle quello che ho ricevuto più tutto quello che ho sognato.
E allora buon duedicembre a tutti!
© 2011 - 2012 - 2013 - 2014 Cappuccio e Cornetto. Design and development by La Designerie.